di Alba Mercolella
Come abbiamo annunciato la settimana scorsa, oggi partirà il progetto pilota “In Classe col Pulmino”. Ma di cosa si tratta?
Il progetto ambisce ad essere solo l’inizio di un percorso che desideriamo portare avanti con continuità. L’obiettivo è accompagnare dei ragazzi appena giunti in Italia nel loro percorso di alfabetizzazione, grazie al prezioso aiuto di due volontarie dell’Associazione.
Si partirà dalle basi della lingua italiana: come presentarsi, l’apprendimento dell’alfabeto e dei numeri. Piccole cose, ma fondamentali per coloro che decideranno di fare dell’Italia la propria casa e di vivere appieno in questo Paese. Ed è proprio per questo che, all’interno del percorso didattico e con attenzione al livello delle competenze, vogliamo aggiungere un tocco in più al programma inserendo alcuni elementi di educazione civica.
Già in passato, con le nostre attività nei CAS del territorio piemontese abbiamo dato importanza alla conoscenza dei propri diritti e doveri, fondamentale per trasmettere la realtà del contesto in cui viviamo. Durante il percorso formativo, che avrà una durata di due mesi circa, saranno previste anche delle uscite didattiche che accompagneranno i ragazzi alla scoperta di Torino.
Questo progetto non sarebbe nato senza il supporto di due importanti realtà: l’Ufficio Minori Stranieri del Comune di Torino e il Centro Studi Sereno Regis, dove si terrà il progetto (e, ricordiamo, dove si trova la nostra sede).
L’Ufficio Minori Stranieri del Comune di Torino nasce nel 1992 e si occupa di attività di intervento per i minori stranieri, di orientamento e assistenza con altri servizi e con il volontariato, di tutela, protezione e appoggio anche con attività di mediazione culturale.
Il Centro Studi Sereno Regis è un’Associazione di volontariato, indipendente e non profit nato nel 1982 dal gruppo piemontese del Movimento Internazionale della Riconciliazione e del Movimento Non Violento. Vero e proprio punto di riferimento per il mondo pacifista locale, la sua mission è la promozione di una cultura di pace e non violenza attraverso la ricerca, l’educazione e l’azione.
Che dire: siamo davvero felici. Felici di ripartire con nuove attività che si legano a quelle passate, che per tutto questo tempo non abbiamo potuto svolgere per non mettere a rischio la salute di tutti i membri dell’Associazione. Adesso, per dirla con una frase ormai cliché, possiamo ripartire.