di Roberto Cascino
Il Pulmino Verde esprime tutta la sua solidarietà al Comala e si impegna nella sfida di tenere aperta, attiva e funzionante l’Associazione Culturale di Corso Ferrucci 65 a Torino.
Con un video su Facebook e Instagram, l’Associazione culturale Comala ha annunciato nei giorni scorsi il progetto di Esselunga di costruire a breve un nuovo supermercato lì vicino. Non solo: i suoi spazi verranno stravolti per costruire una strada che dovrà agevolare il transito dei camion di approvvigionamento della GDO.
Le persone che conoscono il Comala sanno cosa possono trovare quando si recano in corso Ferrucci a Torino. Quel luogo è molto più della sala studio per gli studenti, della sala prova musicale, del bar.
L’associazione è il cuore pulsante di un movimento culturale, il focolaio di tante attività legate al non profit e al volontariato, il luogo d’incontro e di raccolta di idee, opinioni ed espressioni artistiche fresche.
Inoltre, riesce a far fraternizzare gli studenti di Università e Politecnico: non è certo una cosa da poco.
Gli spazi per il confronto generazionale non esistono quasi più a Torino. Per questo arrivare al Comala per la prima volta è una bella sensazione a prescindere dall’età anagrafica: è una Casa del Quartiere ad honorem, un punto di contatto tra società civile e semplici cittadini interessati.
E non solo: musicisti, artisti, scrittori, artigiani dello spettacolo, performer sconosciuti e celebrità di nicchia che si trovano a loro agio.
Non è semplice definire il Comala – non ci provano più neanche i ragazzi che lavorano lì – e va bene così. Un miscuglio dal retroterra latino, caldo, avvolgente e talvolta malinconico.
Un luogo preciso, non connotato da una singola attività ma che riesce a fare bene tutto ciò che propone. Un posto dove conoscere, imparare, crescere: per questa sua abilità noi de Il Pulmino Verde vi siamo particolarmente legati. Qui e qui solo per citare alcuni degli eventi più recenti.
Non siamo contro allo sviluppo urbano, ma privare la città di un ennesimo polo di conoscenza e effervescenza non didattico, ma strettamente collegato all’Università e al Politecnico per la presenza di studenti e non solo, sembra parecchio meschino.
Non useremo termini come lotta, battaglia o guerra perché non ci appartengono e non sono parte della nostra missione. Eppure, se rischiamo di perdere un laboratorio di democrazia permanente a cui teniamo molto, ci mobilitiamo.
Fare attivismo è stancante ma indispensabile per costruire un domani migliore nel nostro territorio e per garantire informazione, pluralismo democratico e benessere: questi non sono solo ideali, sono reali necessità che ci muovono giorno per giorno.
Evitiamo che la nostra città sia un posto peggiore, più spoglio culturalmente e più arido socialmente.
Magari non sei d’accordo con Il Pulmino Verde per cosa rappresenta, però ti interessano la musica, il teatro, il clima o semplicemente vuoi salvaguardare il tuo piccolo verde posto felice da una cementificazione selvaggia. Magari, sei un negoziante di quartiere preoccupato dall’arrivo di un grande supermercato.